GLOSSARIO

Cosa significano tutte quelle sigle che ogni giorno troviamo su documenti, circolari, articoli e proclami del MIUR? Ecco una guida alle SIGLE più utilizzate nell'ambito scolastico.


ADHD: Attention Deficit Hyperactivity Disorder, disturbo da deficit di attenzione ed iperattività. Questo disturbo non è annoverato tra i Disturbi Specifici dell'Apprendimento, tuttavia si riscontra quotidianamente in un numero crescente di alunni. Il bambino con ADHD non è in grado di mantenere la concentrazione e l'attenzione per un tempo adeguato all'età, e questo lo porta a non riuscire ad ascoltare correttamente l'insegnante, a pianificare la propria attività scolastica, ad effettuare giochi di gruppo, ecc. Per maggiori informazioni clicca QUI.

ATA: assistenti amministrativi, tecnici e ausiliari (questi ultimi i collaboratori scolastici, comunemente chiamati bidelli).

BES: acronimo per Bisogni Educativi Speciali. Con questa sigla si identificano tutti quegli alunni senza certificazione di DSA e senza insegnante di sostegno, con problematiche di apprendimento derivanti da situazione sociale, difficoltà familiari, scarsa conoscenza della lingua italiana.

DSA: acronimo per Disturbi Specifici dell'Apprendimento. I DSA sono di origine neurobiologica e possono essere variamente articolati nei vari soggetti. La diagnosi non può essere fatta dagli insegnanti: questi ultimi, monitorate le situazioni, sono tenuti a segnalare agli organi di competenza per poter creare Piani Didattici Personalizzati ad hoc. I DSA più comuni sono: dislessia, discalculia, disortografia, 

GaE: Graduatorie ad Esaurimento. Sono le "liste d'attesa" dove confluiscono tutti i docenti precari abilitati all'insegnamento.

GLH: Gruppo di Lavoro Handicap. Gruppo di lavoro interprofessionale all'interno di ogni Istituto che ha al suo interno alunni disabili. E' costituito dal DS o un suo delegato, da uno o più insegnanti curricolari e di sostegno, da operatori socio-psico-sanitari referenti per il caso. Questo gruppo definisce il PEI, valuta la possibilità di permanenza scolastica dell'alunno, attiva le azioni necessarie per supportare e favorire il passaggio fra gli ordini e gradi di scuola. Esiste anche un GLH di Istituto. Quest'ultimo delinea la politica per l'integrazione scolastica e ne individua gli indicatori di qualità, si esprime in merito alla richiesta delle ore di sostegno. E' costituito dal DS o un suo delegato, dai docenti referenti dei dipartimenti disciplinari, dagli insegnanti di sostegno, dai rappresentanti dei genitori, dal personale educativo operante nell'Istituto, dal referente per l'integrazione del Comune, dal referente dell'AUSL.

GPS: Graduatorie Provinciali di Supplenza. Si dividono in 2 fasce: la prima, per chi ha l'abilitazione all'insegnamento, la seconda, per chi non ce l'ha. Esistono dal 2020 e sono la prima 

OD: Organico di Diritto. Dotazione di posti del personale educativo, docente ed Ata assegnati annualmente in ogni Istituto.

PEI: Piano Educativo Individualizzato. E' il programma didattico redatto da team docenti, psicologo e specialisti vari (logopedisti, fisioterapisti...) che seguono il caso di un alunno con disabilità o con gravi problemi di apprendimento.

PEP: Piano Educativo Personalizzato. 

PDP: Piano Didattico Personalizzato. Documento che il team docenti deve redigere per tutti gli alunni con DSA. In questo documento vengono esplicitati le diverse metodologietempi e strumenti, ma non gli obiettivi (a differenza del PEI per gli alunni disabili). E' un contratto tra famiglia, scuola e istituzioni socio-sanitarie per organizzare un percorso mirato nel quale vengono soprattutto identificati gli strumenti compensativi dispensativi più efficaci per permettere il raggiungimento degli obiettivi alla pari degli altri compagni.

POF: Piano dell'Offerta Formativa. Ogni Istituto è tenuto a compilare il proprio POF, elencando nel dettaglio tutte le proposte didattiche e progetti in vigore nei vari plessi. All'inizio del POF è presente una sorta di carta d'identità dell'Istituto: i plessi, la mission e gli obiettivi formativi.

PTOF: Piano Triennale dell'Offerta Formativa. Con la legge 107, il POF ha subito una modifica: la nuova offerta formativa sarà intergata da iniziative di potenziamento e da attività progettuali per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati dalle istituzioni scolastiche tramite il RAV. Questi obiettivi avranno cadenza triennale.

RAV: Rapporto di AutoValutazione. Documento creato da ogni Istituto e pubblicato sul sito del MIUR nella sezione "Scuola In Chiaro". Su questo documento sono elencati i punti di forza e debolezza di ogni Istituto e, a partire da questi, avverrà la compilazione del PTOF.